La tela del maestro Paolo Ghilarducci viene riempita dalle sue linee sinuose, dalla bellezza delle figure che egli rappresenta, donne perlopiù, in tutto il loro splendore, con le loro curve, i loro lineamenti decisi e le loro emozioni. Egli riesce a domane i suoi olii, dando vita e forza alle sue rappresentazioni, che appaiono quasi vive all’occhio dello spettatore, cariche di una forza motrice che spinge i volti fuori dal dipinto. Egli è un maestro della sua tecnica, riesce a creare un paesaggio fortemente onirico dove ambienta le sue splendide creature curvilinee, lasciando in ci fruisce della sua arte un senso di dolce malinconia. Le sue donne sono portatrici di questa malinconia, la cullano tra le loro braccia, la si legge nei loro occhi e la si percepisce nelle pennellate decise quanto sinuose. Un artista, Paolo Ghilarducci, che conosce la storia dell’arte, influenzato da correnti artistiche di diverso stampo e nelle sue immagini è palese questo bisogno di creare un rapporto tra l’arte contemporanea e l’arte del passato, un filo rosso che possa collegare più di un pensiero artistico.