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Elena

Segrate: Mondadori, 2021
Curators: Castiglioni, Barbara
ISBN: 9788804738039
Collana: Scrittori greci e latini

50,00 

Elena

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Elena

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Elena non è mai stata a Troia. Non è lei che i vecchi della città hanno contemplato sulle mura. Non è lei che Telemaco ha ammirato nel suo palazzo di Sparta. La dea Era a Paride non diede che un fantasma, un’immagine fatta con l’aria del cielo, che pure respirava: copia identica, doppio preciso, di Elena. L’Elena di carne e d’ossa, invece, la prese Ermes e la portò in Egitto, nella casa del casto Proteo, perché il letto di Menelao non venisse violato. Il primo scontro tra Occidente e Oriente, la guerra di Troia, fu combattuta soltanto per un’illusione. Zeus voleva semplicemente alleviare la madre terra dell’eccessiva massa di esseri umani che l’appesantiva e dare fama al più forte degli eroi, Achille. Questo è il nucleo fantastico dell'”Elena” di Euripide, al quale si aggiunge tutta una serie di motivi non proprio secondari: perché nel suo lungo nostos da Troia verso Sparta, Menelao, che con sé conduce il “fantasma” riconquistato, approda in Egitto e si trova davanti a un'”altra”, una “nuova”, la “vera” Elena, che subito lo riconosce e pronuncia parole sublimi: “È divino riconoscere quelli che amiamo”. Urge organizzarne la fuga dall’Egitto, inventando una scusa per beffare il re Teoclimeno – che desidera farla sua sposa – con l’aiuto della sorella di lui Teonoe (“mente divina”) e il favore degli dèi. Ma il Coro, in un brano dall’intenso lirismo e dalla notevole profondità filosofico-teologica, si domanda: “Che cos’è, poi, un dio, cosa non lo è, e cosa c’è nel mezzo?….”

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