L’indulgenza costituisce uno dei fenomeni più controversi e significativi dell’epoca tardomedievale. A partire dai decenni centrali del Duecento, queste speciali remissioni penitenziali accordate dai vescovi e dal papa accompagnarono i più rilevanti eventi della vita religiosa e ‘politica’ della Cristianità latina: crociate, cristianizzazione di ‘nuovi’ territori, edificazione di chiese e cattedrali, inquisizione anti-ereticale, culto di santi e reliquie, incoronazioni di re e pontefici. La diffusione di tale prassi e gli abusi ad essa connessi furono all’origine di numerose prese di posizioni critiche, chei raggiunsero il culmine nella pubblicazione delle famose 95 tesi di Martin Lutero nel 1517 – evento che aprì le porte alla Riforma protestante. I contributi raccolti in questo libro illustrano alcuni degli ambiti nei quali l’indulgenza conobbe particolare successo, interrogandosi sulle conseguenze che tale pratica devozionale ebbe in ordine all’affermazione di una mutata razionalità dell’economia della salvezza, maggiormente conforme alla centralizzazione della vita ecclesiastica coerentemente perseguita dal papato.