Con occhi da grave dolor munti : dante e l’invidia
Con occhi da grave dolor munti : dante e l’invidia
L’invidia è uno dei vizi tra i più complessi da definire per i teologi e i pensatori del Medioevo. Tale caratteristica si riflette in tutta l’opera dantesca, dove all’invidia e agli invidiosi è dedicato ampio spazio. Non solo alcune figure emblematiche della Commedia sono affette da questo male atavico dell’uomo (Caino fu il primo essere vivente a soffrire l’invidia), ma il pensiero dantesco è particolarmente sensibile al peccato, peste per eccellenza dei luoghi urbani. L’invidia è la velenosa pianta germinante che attanaglia la vita di corte e quella universitaria: ma Dante nel rappresentare gli invidiosi è tanto lontano quanto più pervicace di un Boncompagno da Signa, per esempio, che raffigura il peccato come un mostro a più teste. Nessuna straordinarietà concessa agli invidiosi (o quasi), ma piuttosto la storia di una donna senese semi-sconosciuta, Sapìa, con l’evidente scopo di attribuirle e svilupparne il ruolo di minimo comun denominatore, al fine di valorizzare l’universalità dello stesso vizio.
- N° scheda: M25002159
- ISBN-13: 9791222322735
- Number Volumes: 1
- Authors: Rigo, Paolo
- City: Sesto San Giovanni
- Publisher: Mimesis
- Year: 2025
- Month: July
- Necklace title: Eterotopie
- Necklace number: 1064
- Number of pages: 324
- Illustrations: COL + B/W
- Dorso: 21 cm
- Larghezza: 14.1 cm
- Peso: 368 gr
- Country: Italy
- Language: Italian
- Condition: New
- Type of publication: Monograph
- Dewey Classifications: Italian, Romanian, Rhaeto-Romanic; Classical Philology and Literature
- Contains: Index