Il capriccio architettonico in Italia nel XVII e XVIII secolo
Il capriccio architettonico in Italia nel XVII e XVIII secolo
Il “Capriccio architettonico” è un termine che compare già nella terminologia critica del Seicento, per indicare una o un insieme di “architetture”, siano essi templi, palazzi, chiese o edifici vari, prevalentemente ispirati, più o meno realisticamente all’antico, quasi sempre animati da figure e spesso in connubio con elementi naturali paesaggistici. Una composizione in cui la realtà s’intreccia alla fantasia, al fine di generare una suggestione emotiva, oltre a una gratificazione per la “giustezza” prospettica e tridimensionale della “inventiva” rappresentata, direttamente o parzialmente collegata a dati realistici. Infatti sin dalle sue prime esemplificazioni autonome, o almeno circoscritte o focalizzate sulle succitate tematiche, questo genere s’intrecciò con quello della “veduta”, mediante l’inserzione di un nucleo realistico principale in un contesto fantasioso, o all’opposto un’architettura fantasiosa in un’ambientazione realistica. Da cui un succedersi e un alternarsi di sollecitazioni in cui realismo e fantasia, ragione e sentimento, finalità decorative ed interpretative sono coinvolte all’unisono. Comunque nell’excursus che mi sono prefisso in questa pubblicazione, per seguire l’evoluzione in Italia di tale genere o filone durante il Sei e Settecento, si possono fissare due apici emblematici, oltre che qualitativi, all’inizio e alla fine di tale processo, in Viviano Codazzi e Gian Paolo Panini.
- N° scheda: D0567051109
- ISBN-13: 9788890868467
- Number Volumes: 3
- Authors: Sestieri, Giancarlo
- City: Foligno
- Publisher: Etgraphiae
- Year: 2015
- Month: October
- Number of pages: 3
- Illustrations: COL + B/W
- Dorso: 32 cm
- Peso: 1809 gr
- Country: Italy
- Language: Multilingual
- Condition: New
- Type of publication: Monograph
- Article (The, The, The, Lo, ...): Il