logo

Borderline : artisti tra normalità e follia, da Bosch a Dalì, dall’Art Brut a Basquiat

Milano: Mazzotta, 2013
Curators: Spadoni, Claudio
ISBN: 9788820219987

38,00 

Out of stock

Out of stock

Borderline : artisti tra normalità e follia, da Bosch a Dalì, dall’Art Brut a Basquiat

38,00 

Out of stock

Borderline : artisti tra normalità e follia, da Bosch a Dalì, dall’Art Brut a Basquiat

38,00 

Out of stock

Il MAR Museo d’Arte della Città di Ravenna prosegue la sua indagine su temi di grande interesse ancora da approfondire con l’ambizioso progetto espositivo dal titolo Borderline, Artisti tra nomalità e follia. Da Bosch all’Art brut, da Ligabue a Basquiat. Nella cultura europea del XX secolo diversi protagonisti delle avanguardie e psichiatri innovatori guardarono in luce nuova le esperienze artistiche nate nei luoghi di cura per malati mentali. Le ricerche di quegli anni avevano avviato una revisione radicale di termini quali “arte dei folli” e “arte psicopatologica”, prendendo in esame queste produzioni sia come sorgenti stesse della creatività quanto come una modalità propria di essere nel mondo, da comprendere al di là del linguaggio formale. Ricordiamo in sintesi alcune significative tappe storiche: già nel 1912 Paul Klee, in occasione della prima mostra del movimento artistico del Blaue Reiter alla Galleria Thannhauser di Monaco aveva individuato nelle culture primitive, nei disegni infantili e in quelli dei malati mentali le fonti dell’attività creativa. Nel 1922 lo psichiatra tedesco Hans Prinzhorn pubblicò un testo dal titolo “Bildnerei der Geisteskranken (L’attività plastica dei malati di mente)” che segnerà la fine dello sguardo positivista sulle produzioni artistiche nate negli ospedali psichiatrici. Infine, nel 1945 Jean Dubuffet conia la nozione di Art Brut avviando così una nuova epoca di ricerche in questo campo disciplinare.

Reviews

Go to Top