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Architettura e urbanistica nelle terre d’oltremare : Dodecaneso, Etiopia, Albania (1924-1943)

Curators: Tramonti, Ulisse
ISBN: 9788869232275

30,00 

Architettura e urbanistica nelle terre d’oltremare : Dodecaneso, Etiopia, Albania (1924-1943)

30,00 

Architettura e urbanistica nelle terre d’oltremare : Dodecaneso, Etiopia, Albania (1924-1943)

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Il 1936, con l’accrescimento dei domini coloniali africani e la nascita dell’Impero, costituì un anno chiave per le conseguenze che tali eventi portarono nel campo dell’architettura e dell’urbanistica. Le colonie italiane comprendevano ormai, dalle isole dell’Egeo alla Libia fino all’Africa Orientale Italiana, territori diversi per aspetti climatici e orografici, per patrimonio architettonico, per varietà razziali della popolazione, tutti però caratterizzati da un insieme di condizioni economiche estremamente difficili che ponevano al governo centrale problemi di particolare impegno. Le linee operative e ideologiche, che fino a quel momento avevano guidato la gestione e la progettazione dei territori coloniali, mutarono e richiesero con tempestività ad architetti e ingegneri di rendersi disponibili a interpretare le nuove aspettative del regime fascista, con particolare attenzione a quelle che riguardavano la difesa della razza, il controllo militare del territorio e soprattutto l’autosufficienza agricola. Dopo una campagna di conquista, condotta come una vera e propria guerra di repressione e di sterminio dei civili e delle élite locali, il fascismo considerò l’Etiopia come una “terra vergine”, ricca di opportunità, popolata da contadini-coloni, particolarmente predisposta alla sperimentazione di nuovi assetti territoriali e all’applicazione di nuove forme di urbanizzazione. L’introduzione della “zonizzazione etnica” all’interno delle città, estesa nel 1937 a tutte le…

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