Elegie
Elegie
Poeta dotto, che riassume la tradizione elegiaca latina, che si colloca all’insegna di Boezio, e che ha assimilato la cultura biblica e cristiana al punto di utilizzarne espressioni e frasi, Massimiano «recepisce e interiorizza il cosiddetto “pessimismo greco”, che trova la sua espressione nelle parole del satiro Sileno, secondo il quale la cosa migliore per l’uomo è non essere nato e, una volta nato, morire presto. Il non essere è l’unico modo per sottrarsi all’infelicità che appartiene all’essere, anche e soprattutto nella vecchiaia, l’esperienza più tragica della vita». Se le figure femminili – Licoride, Aquilina, Candida e la Graia puella – si situano al centro delle “Elegie”, è “Senectus” la vera donna alla quale Massimiano soggiace come un amante alla propria Dama. Realista a oltranza, egli non rifugge dalle immagini più forti e più crude. Scrittore latino nell’Italia ostrogota del VI secolo, Massimiano è il poeta della senescenza: dell’uomo e dell’intero mondo antico.
- N° scheda: D0487061098
- ISBN-13: 9788804724124
- Città: Segrate
- Editore: Mondadori
- Anno: 2020
- Mese: Giugno
- Titolo della collana: Scrittori greci e latini
- Numero pagine: 414
- Dorso: 21 cm
- Peso: 605 gr
- Paese: Italia
- Lingua: Italiano
- Condizione: Nuovo
- Tipo di pubblicazione: Monografia
- Classificazioni Dewey: Letterature nelle Lingue Italiche Letteratura Latina
- Curatori: D'Amanti, Emanuele Riccardo
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