Konstantin Mel’nikov e la sua casa
Konstantin Mel’nikov e la sua casa
È il 1925 quando Konstantin Melnikov firma il padiglione sovietico all’Exposition des Arts Décoratifs di Parigi. In città si parla solo di “jazz, calcio e Melnikov”. Un successo, insomma. E così, tornato nel suo Paese, il poeta del Costruttivismo ottiene il permesso per costruire la sua casa nel pieno centro di Mosca. Sulla facciata, un’orgogliosa scritta a caratteri cubitali: “Konstantin Melnikov Architetto”. Due cilindri sovrapposti, di altezze diverse, che disegnano in pianta un “8” orientato in direzione nord-sud. Cinquantotto finestre esagonali e grandi vetrate sulla facciata principale. La camera da letto, illuminata da dodici finestre, non ha lampade da parete né da soffitto. Non ci sono mobili, a parte il letto matrimoniale e i due lettini per i bimbi. Ci si cambia al piano terra in una stanza-guardaroba e si sale in pigiama per dormire. Un sistema di tubi garantisce il riscaldamento in ogni stanza. Un canale collegato alla cucina permette di gettare i rifiuti direttamente dentro il focolare della caldaia, elemento molto innovativo per gli anni ’20. Al piano terra ci sono due minuscole stanze dove studiano bambini: quattro metri quadri e mezzo ciascuna, con due triangoli sul soffitto imbiancato: giallo per la femminuccia e blu per il maschietto.
- N° scheda: D0143055452
- ISBN-13: 9788816605497
- Autori: Barth, Fritz
- Città: Milano
- Editore: Jaca Book
- Anno: 2017
- Mese: Settembre
- Numero pagine: 64
- Illustrazioni: COL
- Dorso: 29 cm
- Peso: 705 gr
- Paese: Italia
- Lingua: Italiano
- Condizione: Nuovo
- Tipo di pubblicazione: Monografia
- Indice in PDF: Visualizza